Gli under 30 protagonisti dell’evoluzione digitale
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Il 90,4% dei giovani si connette a internet, l'84,4% tutti i giorni, il 73,9% per almeno un'ora al giorno, il 46,7% con il wifi. Per informarsi usano Facebook (il 71%), Google (65,2%) e YouTube (52,7%). Il 66,1% ha uno smartphone e il 60,9% scarica le app sul telefono o tablet.
I consumi mediatici nel 2013: tv intramontabile, volano gli smartphone (li usano due terzi dei giovani). Quasi tutti gli italiani guardano la televisione (il 97,4%), con un rafforzamento però del pubblico delle nuove televisioni: +8,7% di utenza complessiva per le tv satellitari rispetto al 2012, +3,1% la web tv, +4,3% la mobile tv. E questi dati sono ancora più elevati tra i giovani: il 49,4% degli under 30 segue la web tv e l'8,3% la mobile tv. Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l'utenza complessiva corrisponde all'82,9% degli italiani), nonostante la riduzione dell'uso dell'autoradio dipendente dalla diminuzione del traffico automobilistico (-1,5%), mentre l'ascolto per mezzo dei telefoni cellulari risulta in forte crescita (+5,4%). L'uso dei cellulari continua ad aumentare (+4,5%), soprattutto grazie agli smartphone sempre connessi in rete (+12,2% in un solo anno), la cui utenza è ormai arrivata al 39,9% degli italiani (e la percentuale sale al 66,1% tra gli under 30). Solo il 2,7% degli italiani utilizza l'e-reader, ma l'utenza del tablet è quasi raddoppiata in un anno, passando dal 7,8% al 13,9% della popolazione (e la percentuale arriva in questo caso al 20,6% tra i giovani). È quanto emerge dall'11° Rapporto del Censis sulla comunicazione.
Su Internet il 63,5% degli italiani, crescono ancora i social network. Gli utenti di internet, dopo il rapido incremento registrato negli ultimi anni, si assestano al 63,5% della popolazione (+1,4% rispetto a un anno fa). La percentuale sale nettamente nel caso dei giovani (90,4%), delle persone più istruite, diplomate o laureate (84,3%), e dei residenti nelle grandi città, con più di 500mila abitanti (83,5%). L'adsl è il tipo di connessione a internet al momento più diffuso: la utilizza il 62,9% degli internauti. Il wifi cresce notevolmente (40,9%, tra i giovani il 46,7%) e la connessione mobile ha ormai raggiunto una quota significativa (23,5%). Non si arresta l'espansione dei social network. È iscritto a Facebook il 69,8% delle persone che hanno accesso a internet (erano il 63,5% lo scorso anno), che corrispondono al 44,3% dell'intera popolazione e al 75,6% dei giovani. YouTube arriva al 61% di utilizzatori (pari al 38,7% della popolazione complessiva e al 68,2% dei giovani). E il 15,2% degli internauti (pari al 9,6% degli italiani) usa Twitter.
La nostra digital life: cosa si fa in rete. La funzione di internet maggiormente utilizzata nella vita quotidiana è la ricerca di informazioni su aziende, prodotti, servizi (lo fa il 43,2% degli italiani), oppure di strade e località (42,7%). Segue l'ascolto della musica online (34,5%). Anche l'home banking ha preso piede nel nostro Paese: lo svolgimento di operazioni bancarie tramite il web è tra le attività svolte più frequentemente (30,8%). Fare acquisti (24,4%), telefonare attraverso internet tramite Skype o altri servizi voip (20,6%), guardare un film (20,2%), cercare lavoro (15,3%, ma la percentuale si impenna al 46,4% tra i disoccupati), prenotare un viaggio (15,1%) sono altre attività diffuse tra gli utenti di internet. Sbrigare pratiche con uffici amministrativi (14,4%) o prenotare una visita medica (9,7%) sono modalità ancora poco praticate dagli internauti, però in netta crescita rispetto agli anni passati.
La personalizzazione dei palinsesti informativi. Per informarsi, lo strumento condiviso da quasi tutti è il telegiornale: vi ricorre l'86,4% degli italiani (che erano già l'80,9% nel 2011), mentre calano sia i periodici (settimanali e mensili scendono dal 46,5% del 2011 al 29,6% del 2013), sia i quotidiani (quelli gratuiti hanno perso 16,6 punti percentuali in due anni, quelli a pagamento l'8,5%). A crescere nettamente sono invece i motori di ricerca su internet come Google (arrivati al 46,4% di utenza per informarsi nel 2013), Facebook (37,6%), le tv all news (35,3%) e YouTube (25,9%). Le app informative sugli smartphone praticamente raddoppiano, attestandosi al 14,4% di utenza, e Twitter passa dal 2,5% al 6,3%. Ma per i giovani under 30 il dato riferito ai telegiornali (75%) è ormai molto vicino a quello di Facebook (71%), Google (65,2%) e YouTube (52,7%).
Questi sono alcuni dei principali risultati dell'11° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia, presentato oggi a Roma presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati da Giuseppe De Rita e Giuseppe Roma, Presidente e Direttore Generale del Censis, e discusso da Andrea Melodia, Presidente dell'Ucsi, Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di 3 Italia, Gina Nieri, Consigliere d'Amministrazione di Mediaset, Antonio Marano, Vicedirettore Generale per il Coordinamento dell'offerta televisiva della Rai, Giulio Anselmi, Presidente della Fieg, e Angelo Marcello Cardani, Presidente dell'Agcom.