Adulti e Social: alcuni consigli
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Lavoro in un settore popolato da giovani sprizzanti di energia e idee. Cerco di tenere il loro passo (nonostante la capigliatura dimostri esperienza e forse pesantezza) e faccio running (ma solo per non ingrassare). Tuttavia, se qualcuno "più adulto" di me (un over 40) mi fa la fatidica domanda "è utile essere presenti sui social?", sono in difficoltà.
Difficoltà dovuta non alla banalità della domanda ma alla scelta delle parole da usare per far passare il concetto senza risultare antipatico.
Il concetto è questo.
"Sui social tu già ci sei. Gli utenti parlano del tuo prodotto e danno giudizi sul tuo brand. Tu semplicemente li ignori, forse continuerai a ignorarli. Ma la cosa più grave è che non ti va di difenderti dai feedback negativi sul tuo prodotto (spesso, cose false). Insomma, ti piace farti del male. Sei un EMO".
Ecco, questo concetto cerco di modularlo a seconda dell'interlocutore facendo in modo che la sua seconda domanda non sia "Rinuncio, i social non appartengono alla mia generazione".
Poi ci sono alcuni concetti chiave che mi balenano nella mente ogni volta che mi ritrovo nella situazione di cui sopra ma che decido di tenere per me perché non ritengo opportuno esternare.
Ora voglio condividerli con voi.
Social e fasce d’età
Così come nel mondo reale, anche sul web non siamo tutti uguali ed è utile suddividere la popolazione digitale in tre grandi categorie:
Millennials (età 18-34) - Generazione X (età 34-54) e Adulti (età +55)
Tutte e tre le fasce sono “Facebook generation” e il 43% considera Facebook il loro social principale. Il punto di massimo della popolarità di Facebook si ha nella Generazione X (67%) e negli Adulti (65%).
Entrambe le generazioni più anziane (Gen X e Adulti) identificano YouTube come la loro seconda piattaforma social favorita.
Totalmente differente il discorso per i Millennials che suddividono la loro preferenza in maniera equilibrata: Facebook 33%, Instagram 22% e Snapchat (15,8%). Un altro dato interessante è che i Millennials preferiscono YouTube (11,5%) rispetto a Twitter (7,5%)
Ecco, prima di investire in un'attività di marketing multi-social, occorre analizzare il comportamento del tuo audience e capire il canale giusto per il tuo pubblico di riferimento. La tua campagna sarà più performante e ridurrai lo spreco di denaro.
Seguire un brand sui social
Millennials e Generazione X hanno il doppio della possibilità di seguire il tuo brand sui social, a differenza degli Adulti.
Millennials (58.9%), Generazione X (50.4%) e Adulti (55%) sono tutti propensi a seguire un brand sui social media prima di effettuare l’acquisto.
Tutte le generazioni esprimono interesse verso i social ma ogni generazione lo fa per un motivo diverso:
Millennials per intrattenimento/gioco 38% e per informarsi 42%
Generazione X e Adulti per ricevere coupon e promozioni 60%
Ovviamente è scontato che ogni generazione, se sente l’esigenza di comunicare con il brand, lo fa con il suo mezzo di preferito: i Millennials preferiscono comunicare attraverso i social piuttosto che per mail o telefono.
Poi c'è la propensione all'acquisto.
6 Millennials su 10 acquisteranno dal brand che seguono sui social.
Tra la Generazione X, 7 su 10 acquisteranno qualcosa dal brand che seguono sui social.
Tra gli Adulti, questa percentuale scende al 51% ma resta comunque alta considerando il valore che potrebbe generare per la tua Azienda.
Infine, quando un consumatore ha un’esperienza positiva con il brand, il 71% afferma che probabilmente effettuerà un acquisto da quel brand.
Mica poco!
Vademecum Social
Nel passaggio dal tradizionale al digitale, possibilmente senza interruzioni e forzature, devi seguire questi 5 semplici suggerimenti:
1. capire chi è il tuo pubblico di riferimento, demograficamente parlando e che tipo di piattaforma usa e, nel caso, farti aiutare da chi ha le competenze e gli strumenti per farlo.
2. dire la verità e non mentire sul prodotto, a prescindere dalla piattaforma. "Sii te stesso" forse è troppo, ma vacci il più vicino possibile, ecco.
Prima di scrivere qualcosa su facebook, ripetiti questo concetto:
"Non scrivere mai un annuncio che non vorresti che fosse letto dalla tua famiglia. Non racconteresti bugie a loro: non raccontarle alla mia".
3. rispondere sempre e comunque al tuo pubblico, anche se a volte ti sembrerà inutile e noioso. La credibilità è un concetto che, ahimè, ha bisogno di tempo e costanza. A ogni errore, se ti va bene, corrisponde un passo indietro in questo percorso.
4. prenditi cura del tuo pubblico, aggiungi le icone social ovunque, svolgi attività promozionali sui social e attraverso le mail, scrivi cose utili per il tuo pubblico (e non mi riferisco ai contenuti promozionali ma a contenuti legati indirettamente al tuo prodotto). Non pubblicare solo markette commerciali che non rafforzano la fiducia nel tuo brand.
5. devi avere pazienza. La pazienza c'è sempre, nella vita e nel lavoro.
Una delle mie frasi preferite (e non è mia intenzione fare concorrenza a Jim Morrison...) parla della pazienza ed è di Gandhi:
Perdere la pazienza significa perdere la battaglia.
Buon sabato rivoluzionario :-)
Mauro De Carlo
Journalist and co-founder Decalab srl. Creative Tech and Digital Enabler. Help to achieve #DigitalTransformation and #Industria40. Addicted #Netflix. Love food, travel and politics.
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